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Sospendiamo la VQR 2011-2014

Questa petizione è nata con un unico obiettivo: fermare la VQR 2011-2014, come condizione per valutare meglio e avere insieme più qualità e giustizia. Firmare il breve testo che viene proposto è il solo modo efficace per imporre al governo e al parlamento di prendere sul serio la protesta che si è allargata in questi mesi in molte delle nostre università. Diecimila docenti riuscirebbero senz'altro a farsi ascoltare. Una piccola minoranza sarà lasciata al suo destino. Anche se avesse ragione.

Alcuni chiarimenti:

I sottoscritti, addetti alla ricerca ai sensi del bando di partecipazione per l'esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca in Italia per il periodo 2011-2014, ritengono che questa nuova VQR riprodurrà, accentuandoli ulteriormente, i problemi che si sono già manifestati con la VQR 2004-2010. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti:

Tutto ciò non è accaduto per caso, ma come conseguenza diretta e inevitabile del modo in cui la valutazione è stata introdotta nel sistema universitario italiano e sono stati utilizzati i suoi risultati. Giunti a questo punto, anche in considerazione degli evidenti limiti «tecnici» con i quali la procedura è stata concepita, occorre fermarsi.

La VQR si regge sulla partecipazione degli addetti ed è semplicemente impossibile a prescindere da essa. Per questo i sottoscritti chiedono ai componenti dei GEV delle diverse Aree di dimettersi e si impegnano a non prestare in nessun caso la propria collaborazione come revisori.

Questa richiesta e questo impegno non escludono altre azioni che rendano evidente il rifiuto non della valutazione, che deve essere rigorosa per la ricerca come per la didattica, ma del modo in cui essa è stata realizzata attraverso la VQR. Fra queste azioni rientrano per esempio lo sganciamento dell'identificativo ORCID da IRIS o l'indisponibilità ad elencare in ordine di preferenza i propri prodotti, almeno fino a quando ciò non risulti incompatibile con l'esigenza di non danneggiare inutilmente la propria università, il proprio dipartimento, la propria posizione personale, anche in conseguenza di provvedimenti disciplinari annunciati o assunti da singoli rettori e atenei.

Alla logica della coercizione è giunto il momento di sostituire quella di un confronto vero e aperto fra tutti coloro che amano l'università e il lavoro per i nostri giovani. Fermare la VQR è necessario per valutare meglio e avere insieme più qualità e giustizia.

Tutti i dati sono obbligatori. L'indirizzo di posta elettronica sarà usato per inviare occasionali aggiornamenti sulla petizione ma non sarà pubblicato. Aderire con il nome di un'altra persona è sanzionato dall'art. 494 del Codice Penale.

Firmatari della petizione